“Al servizio di un mondo che ha bisogno”: il senso delle parole che esprimono gli scopi cui si ispira il Lions Club International (la più grande associazione di volontariato sociale dedita alla promozione umana a favore del prossimo meno fortunato, nel cercare di ridurne le cause del bisogno sia nelle comunità che nella società) ha segnato le due giornate- 11 e 12 novembre- in cui a Foligno, a cura del Lions Club cittadino, emanazione locale dello stesso sodalizio internazionale, si è svolto il Congresso d’Autunno, appuntamento tradizionale per i Soci Lion, nella fattispecie gli appartenenti al Distretto 108 L comprendente Umbria, Lazio, Sardegna.
L’evento- promosso e preparato dalla Presidente del Lions Club Foligno dr.ssa Carla Ascani e dal suo staff, in particolare dal Socio Fantauzzi nella sua veste di presentatore dei vari momenti del meeting svoltosi presso il suggestivo medievale Palazzo Trinci messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Foligno e dalla Direzione della struttura, cui va il ringraziamento dello stesso Club folignate- è stato moderato e diretto dal Governatore del Distretto Lion, dr. Martella. Congresso Lion: opportunità di incontro, aggiornamento dei Soci, a rimarcare i valori fondanti del lionismo: solidarietà attiva verso l’indigenza, senso di appartenenza al gruppo, coesione in un impegno comune, amicizia e cameratismo tra i Soci stessi. Caratteristiche utili “per costruire una società giusta e solidale dove c’è bisogno dell’impegno di tutti” (parafrasando Papa Francesco), caratteristiche che si possono affinare nel tempo con frequentazione ed esperienza, ma che in ciascuno presuppongono a monte lo spirito di dedizione verso gli altri, soggetta a manifestarsi in modi differenti a seconda dei tempi mutati e delle esigenze contingenti. Come sottolineato dal Governatore nei suoi interventi: “I bisogni della nostra comunità sono quelli che ci spingono ad essere Lions. I Club rimangono una pietra miliare costitutiva: è questa la base che ci permette di esser utili al mondo. Il Service è il centro; può esser di comunità, può significare collaborazione con le istituzioni, può esser a carattere umanitario. L’impegno è ridefinire e assicurare l’avvenire ai nostri Club, dando le risposte richieste dalle esigenze del mondo di oggi, che non sono quelle di ieri”. Parole che, oltre a definire le modalità del servizio offerto, accompagnano l’esposizione degli strumenti adatti per poter essere efficaci nel mondo odierno in cui i Lions sono presenti in 210 Paesi: la mission Lion da raggiungere entro il 2027 è servire 1 miliardo di persone; esser leader nel servizio comunitario e umanitario; arrivare alla quota di 1.500.000 Soci nel mondo rispetto agli attuali 1.400.000. Di questi strumenti si è parlato diffusamente nella seconda giornata del Congresso, dedicata ad una tavola di incontro interattiva a carattere tecnico- operativo; esplicativi sul piano legislativo-finanziario, gli interventi del Vice-Governatore Iannì e del Socio ternano avv. Ranalli: la condizione auspicata è costituita dall’ingresso dei Lions nel Terzo Settore, che comporterebbe molti vantaggi. Come affermato dal dr. Iannì, l’adesione al Terzo Settore aprirebbe scenari sinora inediti, vantaggiosi per tutti: in primis dialogare in modo paritario con la pubblica amministrazione; poi, la possibilità per i Lion Club di ricevere donazioni da parte di aziende partners, con le opportunità connesse: la detrazione dalle tasse alle stesse aziende donatrici, e la percezione del 5 per 1000 ai Lions Club riceventi. Cardine di questo percorso è la Responsabilità Sociale di Impresa (RSI), “che comprende tutte quelle attività realizzate da grandi, piccole e medie imprese per affrontare problematiche d’impatto sociale ed etico verso la comunità esterna.
Uno dei modi più comuni utilizzati dalle aziende per fare RSI è la filantropia: programmi di investimento a fondo perduto- solitamente a sostegno del non profit- che l’azienda fa per restituire alla società civile una parte del valore che ricava dal business” (avv. Ranalli). Per questa svolta, adeguarsi cioè all’ingresso nel 3° Settore, tutto è ancora in fieri, nulla ancora certo: l’importante è non arrivare impreparati; necessita una revisione preliminare dell’originario Statuto Lion, che sarà portata al prossimo Congresso di Primavera a Tivoli; l’idea è creare una Fondazione ad hoc, a cui i Club potranno facoltativamente aderire se intendono fruire dei vantaggi offerti dalla RSI. Altra tematica centrale affrontata al Congresso, nel contesto dell’adeguamento dei Lions alle sfide lanciate dal mondo in continuo cambiamento, senza rinnegare le radici identitarie lionistiche: la crescita numerica e qualitativa dei Soci e dei Club. Tutto ruota sul perno centrale dell’attività lionistica, il Service, modalità attraverso cui gli altri ci riconoscono. “Proselitismo e attrazione” sono le due vie indicate dal Governatore per raggiungere il target. Vari relatori Officer Distrettuali e internazionali hanno affrontato l’argomento in questione che si articola in vari settori: modalità operative adottate per promuovere crescita associativa, coesione, coordinamento di azioni relative all’acquisizione di nuovi Soci, promuovendo l’ingresso tra i Lion dei giovani, supporto alla progettazione dei Service, leadership nei Club, motivazione necessaria per garantire alla nostra associazione sia la permanenza dei Soci nei Club che l’impatto positivo verso l’esterno.
Tra i relatori, il Past Direttore internazionale Sabatosanti, da cui abbiamo appreso che il 50% dei Club Lion sorti negli ultimi anni in Europa sono italiani; Elena Appiani, attuale Direttore Internazionale, collegata in streaming; il dr. Marchianò: “il maggior riconoscimento è la riuscita dei Service”; il dr. Fois: “individuazione di persone che abbiano requisiti per essere Lion; ma ci vuole un percorso per affinare, perché possano acquisire nozioni e competenze; noi siamo qui per facilitare la base perché vengano attuati percorsi virtuosi”. Erano oltre 200 i partecipanti al Congresso, in rappresentanza, come detto, delle tre regioni di cui si compone il Distretto Lion. Una presentazione fine signorile della città di Foligno, attraverso le parole della Socia del Club di Foligno prof.ssa Ambra Cenci, ha preceduto i lavori della seconda giornata.
Durante la prima giornata del Congresso, in rappresentanza del Comune di Foligno, il dr. De Felicis ha portato i saluti del Sindaco, e ringraziato i Lions per la scelta della Città della Quintana. A seguire, la Presidente della Regione avv. Donatella Tesei ha sottolineato la sua amicizia con il Lion Club di Foligno “con cui- ha detto- condividiamo momenti belli conviviali da anni. La culla della nostra civiltà si basa sull’accoglienza; fare squadra con Club come i Lions porta risultati tangibili”. Last but not the least, la dr.ssa Carla Ascani, Presidente del Lion Club folignate nel suo saluto iniziale ha sottolineato un concetto a lei caro: “Lions in Tour: esser operativi in tutto il nostro territorio, render importante ogni nostra azione nella comunità, a beneficio del territorio e comunità, non dimenticando il sentimento di amicizia tra noi”. Lions in Tour: a testimonianza di questa espressione, per gli accompagnatori/ accompagnatrici dei partecipanti al Congresso, dal Club di Foligno è stato predisposto un servizio ad hoc, curato da alcuni Soci, per mostrare alcune tra le località più suggestive del territorio folignate.
GIUSEPPE LIO
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